Storia

 

La data di nascita della Biblioteca può essere stabilita intorno all’aprile del 1950, quando i libri appartenuti ad Antonio Gramsci da Mosca, dove erano stati trasferiti dopo la sua morte, vennero riportati in Italia. Attorno a questi volumi iniziò da subito a costituirsi una biblioteca sulla storia d’Italia, sulla storia del movimento operaio, sul marxismo e su altri temi connessi alle riflessioni gramsciane. Per tutti gli anni ’50 e ’60, accanto agli sforzi per raccogliere volumi dei decenni precedenti, in modo da ricostruire il tessuto della cultura storica, politica e filosofica italiana ed europea, una cura particolare venne rivolta alla ricerca di tutta quella documentazione, fatta di monografie e periodici, che testimoniasse di due momenti cruciali della storia allora ancora recente del nostro paese, e cioè l’antifascismo e la Resistenza. In seguito, sebbene continuasse ad avere al centro dei propri interessi la storia politica e sociale dell’Italia del Novecento, la Biblioteca ha ampliato i propri ambiti seguendo le molteplici linee di attività e di ricerca della Fondazione, correndo così il rischio di rendere meno chiaro e netto il suo profilo di biblioteca specializzata. Dalla seconda metà degli anni ’80, però, l’introduzione delle nuove tecnologie informatiche, che hanno consentito un rapporto di maggiore confronto e collaborazione con altre istituzioni bibliotecarie affini o complementari, e una riflessione più approfondita sulle prospettive della Biblioteca, ci hanno permesso di razionalizzare l’incremento delle sue raccolte e di ridefinire gli ambiti della sua specializzazione.
Accanto, quindi, agli aspetti documentati dal suo patrimonio storico, arricchito di lasciti e donazioni e dove si possono rinvenire anche volumi molto rari, l’incremento delle raccolte è attualmente indirizzato verso i temi della storia politica italiana nelle sue vicende interne e internazionali e, in particolare, il ruolo dell’Italia e delle sue rappresentanze politiche nella Guerra Fredda e nella costruzione dell’Europa.
La biblioteca è presente nell’Anagrafe delle biblioteche italiane realizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con codice identificativo RM0098 e con tipologia funzionale di biblioteca specializzata.