Gramsci Monument, prodotto dalla DIA Art Foudation di New York in collaborazione con la Fondazione Istituto Gramsci, è il quarto “edificio temporaneo” di Hirschhorn dedicato a scrittori e filosofi: prima di Gramsci sono state infatti realizzate opere su Spinoza, Gilles Deleuze e Georges Bataille. È il primo edificio pubblico dell’artista svizzero negli States, che ha dichiarato di aver scelto quest’area di New York (Forest Houses, Bronx) per mettere a frutto una nuova concezione di arte pubblica, sulla base di una fruizione rivolta a un pubblico non esclusivo e, molto probabilmente, non completamente avvezzo all’arte contemporanea.

Con una struttura realizzata in legno poco costoso e altri materiali non pregiati, la mostra comprende uno spazio espositivo, una zona teatro, una grande hall, un internet point e un bar dove il cibo venduto è preparato dagli stessi residenti, che partecipano, altresì, alla stesura di un foglio quotidiano di un programma radiofonico che ha avuto la durata dell’esposizione. Nel motivare perché ha scelto Gramsci, Hirschhorn ha risposto: «La mia stima comprende tutto quando si parla di lui, senza eccezione. Come fan, come ogni fan, non ho nessuna critica, nessuna distanza e nessun limite. Essendo un fan non posso spiegare o giustificare, ma cercherò di chiarirla così: “Perché Gramsci?” Perché era un eroe. Perché era un rivoluzionario. Perché era pronto a pagare il prezzo del suo impegno. Perché era uno stratega. Perché aveva passione per la politica. Perché definiva ogni sua singola posizione. Perché odiava l’indifferenza. Perché ha scritto i Quaderni e le Lettere dal carcere, e ognuno è un testo bellissimo e forte fondamento da cui si può costruire una formazione».