TRA ROMA E MOSCA
Mostre e Spettacoli
TRA ROMA E MOSCA

29 Maggio - 7 Luglio 2019
MUSEO STATALE DELLA LETTERATURA V. I. DAHL
MOSCA ZUBOVSKIJ BUL’VAR 15

La mostra Tra Roma e Mosca. I “Quaderni del carcere” di Antonio Gramsci nasce da un progetto italo-russo che coinvolge la Fondazione Gramsci, l’Istituto italiano di cultura a Mosca, l’Archivio statale russo di storia sociale e politica e il Museo statale della letteratura.

La mostra dei Quaderni del carcere di Antonio Gramsci è andata arricchendosi nel tempo e nei passaggi da una città all’altra. In questa edizione, accanto a sette quaderni originali e all’edizione digitale integrale, sono esposti documenti provenienti dall’Archivio statale russo di storia sociale e politica e fotografie e oggetti di famiglia conservati e selezionati per l’occasione dal nipote di Gramsci, Antonio jr.

Gramsci visse a Mosca dal giugno del 1922 al novembre del 1923. Oggi sappiamo quanto l’esperienza vissuta nella Russia sovietica fu ricca di incontri e di suggestioni e in che misura influì sulla sua formazione intellettuale e politica. A Mosca conobbe Lenin, Trockij e altri dirigenti bolscevichi. Conobbe inoltre Julija Schucht, la sua compagna, impossibilitata a seguirlo nelle sue peregrinazioni, prima a Vienna poi in Italia. Tra Roma e Mosca si svolse il loro dialogo, ben presto consolidato dalla nascita di Delio, che il padre poté finalmente conoscere rientrando nella capitale sovietica nel marzo del 1925. Vissero assieme per poche settimane e poi nuovamente a Roma, tra l’autunno del 1925 e l’estate successiva. Gramsci era in procinto di partire per Mosca quando fu condotto in carcere la sera dell’8 novembre 1926: avrebbe dovuto partecipare a un’importante riunione dell’Internazionale e vedere per la prima volta il secondo figlio, Giuliano, nato da pochi mesi. A Mosca giunsero per dieci anni le sue struggenti lettere scritte dal carcere. Alla possibilità di ricongiungersi alla famiglia pensò quando ebbe la certezza dell’imminente liberazione, giunta troppo tardi. A Mosca furono spediti i quaderni all’indomani della sua morte, avvenuta il 27 aprile 1937, dopo che Tatjana Schucht aveva provveduto a metterli in salvo, a classificarli e a consegnarli ai familiari tramite l’Ambasciata sovietica a Roma. Rientrarono a Roma nel marzo del 1945 su richiesta di Palmiro Togliatti.

Tutti materiali sono accompagnati da didascalie nelle lingue russo, inglese e italiano 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 29 maggio al 7 luglio 2019

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Catalogo della Mostra documentaria
TRA ROMA E MOSCA. I QUADERNI DEL CARCERE DI ANTONIO GRAMSCI

Mosca 29 maggio | 30 agosto 2019