Norme editoriali

 
 
Indicazioni generali di formattazione
Gli esponenti delle note vanno sempre prima della punteggiatura; vanno dopo solo nei casi delle parentesi, dei trattini lunghi, dei punti interrogativi;
l’uso delle maiuscole deve essere limitato all’essenziale;
i titoli di opere letterarie, musicali, teatrali, cinematografiche, artistiche, ecc. vanno in corsivo, compresi i segni di interpunzione e le date che fanno parte del titolo;
le sigle vanno scritte con l’iniziale maiuscola e le altre lettere minuscole, senza puntini fra una lettera e l’altra: es. Onu, Usa, Nato. Solo nelle sigle composte da due lettere, entrambe vanno in maiuscolo: es. UE. Quando la sigla viene sciolta va messa in maiuscolo solo l’iniziale della prima parola: es. Coni (Comitato olimpico nazionale italiano);
le citazioni vanno in tondo tra caporali («…»); se sono lunghe o particolarmente rilevanti possono essere messe in corpo minore, con uno stacco prima e dopo il testo (in questo caso senza i caporali). La segnalazione di lacune nelle citazioni andrà fra parentesi quadre ([…]);
i caporali, oltre che nella citazione dei testi, si usano per i nomi di periodici e quotidiani;
gli apici doppi (“…”) si usano per le citazioni contenute in altre citazioni, a loro volta messe fra caporali o per dare evidenza a una parola o a una locuzione. Se la parola o locuzione evidenziata ricorre più volte nello stesso contesto, gli apici vanno usati solo la prima volta.
 
Fonti archivistiche e bibliografiche
Fonti d’archivio
Per gli archivi è necessario indicare l’esatto nome dell’archivio. L’indicazione dei fondi deve rispettare le classificazioni in uso negli archivi in cui i fondi sono conservati e deve consentire di individuare con precisione la fonte cui si fa riferimento.
 
Libri
Di norma gli elementi costitutivi della citazione bibliografica sono:
iniziale (o iniziali) puntata del nome e cognome dell’autore in tondo;
titolo (ed eventuale sottotitolo) in corsivo;
luogo di edizione, casa editrice, anno di edizione in tondo;
qualora ci si riferisca a traduzione di opera straniera, si può dare indicazione dell’edizione originale, tra parentesi tonde.
In caso di opere di più autori:
fino a tre autori, i nomi vanno riportati separati da virgola;
per opere con più di tre autori si dà direttamente il titolo del libro (non si usa AA.VV.) e il riferimento bibliografico può contenere, dopo il titolo, l’indicazione del curatore;
in caso di atti di convegni o cataloghi di mostre, ne va data indicazione.
in caso di opera in lingua straniera:
il luogo di stampa va dato nella lingua originale (indicando tra parentesi tonde lo Stato, se occorre distinguere città omonime);
ugualmente bisogna dare nella lingua originale l’indicazione del curatore o dei curatori (ed. by, o ed., eds.; éd. par; hrsg. v., o Hg., ecc.).
 
Periodici e giornali
Il titolo dell’articolo va in corsivo; il nome dei periodici e dei giornali va in tondo tra caporali e per esteso, preceduto da “in”. Al nome dei periodici e dei giornali seguono (separate tra loro da virgole) tutte le indicazioni utili al reperimento dell’articolo. Le annate si danno in cifre romane maiuscole, i volumi, i fascicoli, i numeri ecc., in cifre arabe.
Per le riviste con periodicità almeno mensile si indicano: annata o volume (senza vol.), anno, numero del fascicolo (senza n.), pagine.
Per riviste con periodicità inferiore al mensile si indicano: data, pagine.
Per i quotidiani è sufficiente la data.
 
Indicazioni per le note
Gli estremi delle pagine si danno ripetendo anche le cifre che non mutano (ad es.: pp. 223-226);
si usa ivi quando il riferimento bibliografico o archivistico riprende in parte la precedente citazione;
si usa ibidem quando il riferimento bibliografico o archivistico è del tutto identico al precedente (dunque non è mai seguito o preceduto da ulteriori specificazioni);
se un libro o un saggio vengono citati più volte, dalla seconda volta si usa il titolo abbreviato, seguito da virgola e cit.; l’iniziale puntata del nome dell’autore va omessa dalla seconda volta in cui lo stesso libro viene citato.