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FELICE BALBO TRA STORIA E ATTUALITÀ

a cura di Giorgio Rivolta
IPOC, Milano 2017
pp. 187, € 18,00 | 9788867720842

Atti del convegno di studi organizzato dalla Fondazione Gramsci in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, Roma 27 novembre 2015

Nell’attuale società globale, dominata dalla massimizzazione dell’agire funzionale e dal conseguente paradosso antropologico dell’autofìnalizzazione dei media (tecnica, denaro, informazione, consenso, successo, potere), la risorsa sempre più scarsa è diventata il senso con la conseguente e inevitabile riduzione delle persone a funzioni di un apparato tecno-plutocratico al servizio di pochissimi potentati finanziari, industriali, mediatici e militari. Pertanto, la motivazione a essere-vivere, non solo a sopravvivere, e l’omogeneo fine umano di pienezza, inteso come orizzonte più ampio e ricco dell’azione umana, costituiscono oggi il punto di massima emergenza per lo sviluppo della società e la contestuale promozione della comunità. Il rischio sempre più forte dell’affermazione della società totalitaria, dove in nome della sicurezza le persone sono disposte a rinunciare alla libertà, sancisce l’urgenza del passaggio dal principio di separazione a quello di integrazione, che promuove il primato dell’essere sull’avere-apparire. Ciò favorisce la scoperta e la scelta consapevole del proprio essere e del corrispondente fine umano di pienezza quale prerogativa fondamentale per vivere la libertà personale e comune nella storia. Alla luce di questo giudizio storico, a cinquant’anni dalla morte, avvenuta prematuramente a Roma il 3 febbraio 1964, la Fondazione Gramsci, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma, ha organizzato un seminario di studi sulla persona e il pensiero del filosofo torinese Felice Balbo. Il suo ricco itinerario e i suoi molteplici rapporti con la storia e la realtà del proprio tempo lo hanno portato all ‘ elaborazione di una originale e più che mai attuale filo sifw dell’essere indispensabile per affrontare e risolvere i principali nodi storici del nostro tempo. Saggi di Marcello Mustè, Vittorio Possenti, Giorgio Rivolta, Giulia Boringhieri, Giovanni Turbanti, Ferruccio Ricciardi e Mario Fadda.

Indice

Presentazione 7
Saluti iniziali Pier Paolo Balbo, Giuseppe Vacca 9
I. Dallo storicismo alla filosofia dell’essere 13
di Marcello Mustè
II. Una rinnovata filosofia dell’essere per lo sviluppo integrale dell’uomo 29
di Vittorio Possenti
III. Il principio di integrazione come fine, metodo e processo dell’azione umana 47
di Giorgio Rivolta
IV. Felice Balbo all’Einaudi 73
di Giulia Boringhieri
v. Le riviste di Balbo: da Voce Operaia a Terza generazione 95
di Giovanni Turbanti
VI. Un filosofo in impresa. Felice Balbo e la formazione manageriale all’Iri 125
di Ferruccio Ricciardi
VII. La nuova politica come comunicazione interprogettuale 147
di Mario Fadda
Testimonianze e interventi 159
Riflessioni e discussione 177

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Presentazione

A cinquant’anni dalla morte, avvenuta a Roma il 3 febbraio 1964, questo seminario di studi vuole riproporre il pensiero di Felice Balbo, nel suo ricco itinerario e nei molteplici rapporti con la storia e la realtà del proprio tempo. Fin dalla giovinezza, la biografia di Balbo (che è stata raccontata con straordinaria efficacia da Natalia Ginzburg nel Lessico famigliare) fu segnata da alcuni incontri fondamentali – come quelli con Giaime Pintor, Cesare Pavese, Elio Yittorini – e dalla duplice e parallela esperienza nella Casa Einaudi e nel gruppo di giovani antifascisti (Franco Rodano, Adriano Ossicini, Fedele D’Amico e altri) che, nel 1943, confluì nel Partito della sinistra cristiana: il risultato di questa formazione è contenuto soprattutto nei due libri -L ‘uomo senza miti ( 1945) e !!laboratorio del! ‘uomo ( 1946) – che ne segnarono l’esordio come filosofo e attrassero l’attenzione della più importante cultura italiana del tempo. Abbandonato il Partito comunista nel 1950, Balbo proseguì la sua ricerca confrontandosi dapprima sulla Rivista di filosofia con Norberto Bobbio e Augusto Del Noce sul marxismo, sul razionalismo, sul cristianesimo; poi con l’elaborazione di una originale filosofia dell ‘essere da cui scaturirono il libro sulle Idee per unafilosofìa dello sviluppo umano (1962) e i numerosi frammenti, pubblicati solo dopo la morte dell ‘autore nel volume Essere e progresso. Nei diversi momenti della sua biografia intellettuale, Balbo mantenne non solo una vigorosa e penetrante passione teoretica, ma anche una costante apertura alla cultura italiana ed europea: dal personalismo francese al pragmatismo americano, fino alle più rilevanti tendenze del pensiero cristiano. La sua riflessione non si mosse soltanto sul piano speculativo ma, nutrendosi di concrete esperienze lavorative (l’IFAP) e della collaborazione a riviste come Politecnico, Cultura e realtà e Nuova generazione, si proiettò nella ricerca di una nuova politica e di una nuova economia fondate, come amava dire, sul principio di integrazione e sullo strumento della programmazione. Il seminario ripercorre l’itinerario di questa figura centrale della cultura italiana del Novecento, tornando a indagarne i rapporti con la storia e la politica del tempo, e dimostrandone la persistente attualità.