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GLI ARCHIVI STORICI DEI PARTITI POLITICI EUROPEI

31 Dicembre 2001

Atti del convegno promosso dalla Fondazione Istituto Gramsci, Roma 13-14 dicembre 1996
 
Con la pubblicazione degli atti del convegno internazionale, Archivi storici dei partiti politici europei in Europa. Tutela e conservazione, l’Amministrazione archivistica offre un altro strumento per la salvaguardia di questo importante settore della memoria storica contemporanea. Se gli atti pubblicati nel 1996 con il titolo Gli archivi storici dei partiti in Italia. Atti dei seminari di Roma, 30 giugno 1994, e di Perugia, 25-26 ottobre 1994 nella collana Saggi delle Pubblicazioni degli Archivi di Stato hanno avuto il merito di presentare alla comunità storica ed archivistica un ‘imponente massa di dati ed informazioni utili per l’individuazione e la valorizzazione di questo patrimonio archivistico nonché di proporre interessanti spunti per l’elaborazione di una metodologia applicata ad un settore della documentazione contemporanea, i lavori del convegno di Roma che qui presentiamo hanno imposto all’attenzione dei soggetti in vario modo interessati alla conservazione degli archivi storici dei partiti politici un tema istituzionale: la formulazione, politica e normativa insieme, di un modello conservativo in una dimensione che tenesse conto delle esperienze maturate a livello europeo. L’obiettivo del convegno non era quello di rendere evidente quello che già era sotto gli occhi di tutti vale a dire l’importanza e l’insostituibilità dell’apporto degli istituti culturali nelle strategie conservative del patrimonio archivistico privato, ma era quello di riflettere su un rapporto pubblico – privato più solido e strutturato, da costruire all’interno di coordinate normative e culturali costituite da una maggiore attenzione verso gli istituti, e dal soddisfacimento delle esigenze del pubblico, in particolare la consultabilità e la trasparenza nel rispetto delle normative vigenti e l’applicazione di principi e metodologie di lavoro condivise ed adeguate agli standard archivistici.
Il convegno ha avuto molti organizzatori: la Fondazione Istituto Gramsci di Roma, l’Archivio storico della Camera dei deputati, l’Ufficio centrale per i beni archivistici, l’Archivio centrale dello stato. Mi piace sottolineare questa sinergia di forze perché sempre di più essa rappresenta il nuovo modo di costruire la tutela dei beni culturali che è ormai impensabile al di fuori di progetti e programmi che coinvolgano, in prima persona, tutti i soggetti interessati.
Il tempo trascorso dal convegno alla pubblicazione degli atti non ha reso meno interessanti e stimolanti le osservazioni contenute nelle relazioni: se si è verificato qualche cambiamento, esso non ha per nulla mutato i termini culturali e istituzionali del problema della tutela degli archivi storici dei partiti politici. Anzi, e questo in verità è una nota dolente, per quanto riguarda l’Italia ho l’impressione che ancora molta strada ci sia da percorrere. E questo è un motivo in più per pubblicare, anche se con qualche anno di distanza, questi atti.