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LA SFIDA FEDERALISTA. ITALIA E GERMANIA NELL’EUROPA CHE CAMBIA

A cura di Geminello Preterossi
Fondazione Adenauer, Fondazione Basso, Fondazione Ebert, Goethe-Institut Rom, Fondazione Istituto Gramsci, Istituto Sturzo, Roma 1997
pp. 113 | ISBN 8890024305

Atti del seminario di studi italo-tedesco organizzato dal Goethe-Institut Rom e la Fondazione Konrad Adenauer, la Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, la Fondazione Friedrich Ebert, la Fondazione Istituto Gramsci e l’Istituto Luigi Sturzo, Roma 6-7 febbraio 1997

Nel febbraio 1997 la Commissione bicamerale ha avviato a Roma le consultazioni per la riforma della Costituzione italiana. All’interno del dibattito suscitato da questo progetto hanno svolto un ruolo particolare il “modello tedesco”, ovvero la Legge fondamentale, il federalismo e il cancellierato democratico adottati in Germania. È dunque su questo sfondo di attualità politica che si è tenuto il seminario italo-tedesco documentato in queste pagine, quasi in contemporanea -anche se per una coincidenza temporale -con le consultazioni della bicamerale, che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti autorevoli di questa commissione di riforma.
Potranno essere utili all’Italia le esperienze tedesche in questa fase storica di ripensamento complessivo del sistema delle istituzioni politiche? E, parimenti, il processo di trasformazione italiana potrà essere istruttivo in riferimento alle discussioni sulle modifiche e sugli adeguamenti che si pensa di introdurre nel sistema tedesco, sia federale che amministrativo? Il seminario ha offerto a entrambi i paesi la possibilità di imparare reciprocamente, o meglio, di intensificare lo scambio di opinioni e di inserire i propri interrogativi in un contesto allargato, europeo, nonché di trovare forse una risposta addirittura comune.
Il tema e le realtà a cui esso fa riferimento sono complessi e articolati:
– ricerca di un equilibrio ottimale tra i poteri centrali e regionali dell’amministrazione e della politica e le corrispettive tendenze che contrappongono centralismo e decentramento;
– ricerca della formula magica che coniughi unità e molteplicità, efficienza e forza dello stato centrale con forti autonomie regionali o locali;
– ricerca di una riforma che superi le attuali debolezze e inefficienze e al tempo stesso rafforzi l’accresciuta legittimazione democratica.
Su questa strada ci sono certamente importanti esperienze storiche, ma non c’è un modello che possa essere imitato. La domanda “quale federalismo?” e “quale forma di governo?” attende nell’Italia di oggi una risposta storica­mente nuova, italiana.
E tuttavia le decisioni da affrontare in Italia e in Germania sono oggi connesse tra loro e si influenzano reciprocamente in misura maggiore che in passato. Le scelte che verranno fatte nei due paesi non possono prescindere da quelle che sarà necessario fare per l’Europa e da parte dell’Europa.
A livello europeo, interrogarsi su quali siano le forme amministrative più efficienti e l’equilibrio ottimale tra i poteri politici va di pari passo con la riflessione su quali siano le caratteristiche che diano identità alla cittadinanza europea e sulla legittimazione democratica dei necessari processi decisionali sovranazionali. La risposta nazionale alla domanda “Quali istituzioni sono le più adatte per questo paese?” sarà necessariamente legata alla risposta che verrà data -a livello nazionale e internazionale -alla domanda “Quale Europa?”
Tutti concordano in definitiva sul fatto che non sarà sufficiente approntare in modo gerarchico, “dall’alto verso il basso”, riforme e strutture politiche se, contemporaneamente, non si riuscirà a rendere partecipi della discussione i cittadini europei e a convincerli della necessità e dell’importanza dei cambiamenti. Questo vale sia per il dibattito nazionale sia per quello europeo. Anzi, proprio la mancanza di un dibattito pubblico adeguato intorno agli interrogativi principali, nazionali ma soprattutto europei, che riguardano la riforma politica, è secondo molti il problema fondamentale della riforma stessa. A questo proposito bisogna chiedersi come sia possibile fare in modo che la discussione sul bene comune nazionale diventi un’istanza europea trasversale per la costituzione di un’opinione pubblica, di una amministrazione, di un sistema educativo, di media e così via, che siano davvero europei.
L’incontro italo-tedesco svoltosi al Goethe-Institut Rom e documentato nel presente volume intende essere un contributo a questo dibattito politico -culturale.
Il Goethe-Institut Rom desidera ringraziare tutte le fondazioni politiche italiane e tedesche per aver collaborato a organizzare questa straordinaria manifestazione che trova espressione in questa pubblicazione. Il nostro ringraziamento va in primo luogo agli esperti italiani e tedeschi che si sono particolarmente impegnati sia nell’organizzazione che nella consulenza per la scelta dei temi e dei partecipanti. Tra loro, Pietro Scoppola dell’Università di Roma “La Sapienza”, Lucio Caracciolo della rivista “Limes” e Ludger Kühnhardt dell’Università di Bonn, così come i membri della commissione organizzativa: Gabriella Bonacchi della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Flavia Nardelli dell’Istituto Luigi Sturzo, Sandro Guerrieri e Silvio Pons della Fondazione Istituto Gramsci, Rolf Kuypers della Konrad-Adenauer-Stiftung e Klaus Lindenberg della Friedrich-Ebert­Stiftung.
Un ringraziamento particolare a Geminello Preterossi che ha rielaborato per questa pubblicazione alcuni dei contributi più importanti dell’incontro italo­tedesco che si è svolto nel corso di due giornate a Roma il 6 e 7 febbraio 1997.

Indice

Presentazione
Elmar Brandt, 4
Premessa
Geminello Preterossi, 7

L’ESPERIENZA TEDESCA, I PROGETTI ITALIANI
II federalismo come sistema dinamico
Gunnar F. Schuppert, 9
Federalismo cooperativo e competitivo: le possibili opzioni della bicamerale
Giuliano Urbani, 13
Radici storiche e problemi aperti del federalismo tedesco
Klaus Köpp, 18
Discussione , 25

QUALE FORMA DI GOVERNO?
Governo presidenziale o cancellierato democratico?
10 tesi tedesche per una discussione italiana

Ludger Kühnhardt, 34
Forme di governo e sistema politico
Ugo De Siervo, 44
Democrazia rappresentativa e plebiscitaria
Tra parlamentarismo e presidenzialismo

Hans-Jürgen Puhle, 50
Gli equivoci a proposito del cancellierato
Augusto Barbera, 57
Discussione , 65

RIFORMARE LE ISTITUZIONI, COSTRUIRE L’EUROPA
Temi istituzionali e integrazione europea
Biagio De Giovanni, 75
Processo di europeizzazione e tradizioni istituzionali nazionali
Joachim Jens Hesse, 79
Commissione bicamerale e modello tedesco
Leopoldo Elia, 85
Parlamento europeo e Conferenza intergovernativa
Georg Birgelen, 91
Discussione , 96

Conclusione
Pietro Scoppola, 103

Note sugli autori, 104

Appendice, 105